giovedì 24 novembre 2011

Lago D'Orta o Pozza D'Orta

Continuano le minacce al Lago D'Orta un luogo magico che in qualsiasi paese sarebbe protetto e tutelato. Qui purtroppo vengono proposti progetti assurdi e dannosi.
Se vorrete leggere e guardare capirete di cosa parlo.


COMUNICATO STAMPA CAMPO GARE SCI NAUTICO A GOZZANO TUTTE LE ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE CONTRARIE, SERVONO IDEE DI RESPIRO INTERNAZIONALE

Il progetto di campo boe permanente per svolgere attività agonistica di sci nautico
sul Lago d’Orta è stato bocciato senza appello da tutte le maggiori Associazioni ambientaliste regionali.

Vista l’importanza ambientale e paesaggistica del bacino lacustre FAI, Italia
Nostra
, Legambiente, LIPU, Pro Natura e WWF si sono riunite come
coordinamento regionale e hanno composto un documento di posizionamento contro l’iniziativa, inviato principalmente al Sindaco di Gozzano e agli altri amministratori cusiani, a Provincia, Regione e, Soprintendenza compresa, a tutti quegli Enti che nel recente passato sono già stati allertati sul problema.

Le Associazioni hanno svolto un primo lavoro di analisi dal quale sono emerse come confermate tutte le preoccupazioni, che i residenti hanno già manifestato con contrarietà anche attraverso una conosciuta petizione pubblica che ha già raccolto quasi 800 firme.

Sono state evidenziati problemi di opportunità nel voler regolarizzare un campo boe permanente, dove emerge chiaramente come non sia la pratica dello sci nautico il centro dell’interesse che, altrimenti e in maniera coordinata, potrebbe essere meglio condotta presso strutture artificiali già esistenti, non lontane e create appositamente, come il Parco Nautico di Recetto.
Il documento richiama chiaramente i problemi ambientali che gli sport motoristici provocano in natura e gli sport acquatici non sono da meno: il Lago d’Orta da decenni viene premiato dal turismo europeo e internazionale per le sue caratteristiche sceniche, di bellezza e di pace verso le quali il consolidamento o l’aumento delle imbarcazioni a motore è in chiara controtendenza.
Sulle acque interne molti stanno andando nella direzione della diminuzione dei motori a gas o a miscela a favore delle propulsioni elettriche o solari: quella è la strada da scegliere, da incentivare a partire dalle imbarcazioni in servizio pubblico.
Nei vari punti trattati nell’esteso documento ampio spazio hanno trovato le problematiche ambientali, sia per la protezione dell’habitat di canneto, che delle specie. Nel Lago d’Orta è presente una rarissima felce acquatica, un’altrettanto rara libellula protetta a livello comunitario e, proprio nel canneto prospiciente il futuro campo gare, è segnalata anche la natrice tassellata, una biscia innocua che è elencata nell’All. IV della Direttiva europea “Habitat”, i cui ambienti di vita devono godere di una “rigorosa tutela” da parte di tutti gli Stati europei.
Le Associazioni hanno anche criticato la mancanza di informazioni scientifiche a sostegno delle
distanze di sicurezza dalle rive che sarebbero state indicate in atti progettuali.
Il documento degli ambientalisti si è chiuso con numerosi suggerimenti e richieste alle Amministrazioni territoriali competenti, sulle quali spicca quella di “promuovere un Piano di Gestione del Lago d’Orta e delle sue coste, nel quale analizzare sotto i tanti aspetti la complessa realtà territoriale, portarvi in luce le pressioni attualmente in corso, definire degli obiettivi di mantenimento e di miglioramento dei comparti antropici e naturali nel seno dell’osservazione dell’impronta ecologica e dell’impronta idrica, nazionale e comunitaria, sulla quale è ormai disponibile una vasta bibliografia”.
Il Lago d’Orta è un piccolo lago, va gestito con una visione unitaria di area vasta “promuovendo
processi partecipati con la popolazione per il coinvolgimento nelle decisioni di gestione di beni comuni”.
Con gli ambientalisti sono schierati concordemente anche le Associazioni sportive locali, i residenti
nella frazione di Buccione, i comproprietari di villa Jucker e l’Associazione Ernesto Ragazzoni, comitato per la difesa del territorio del Lago d’Orta, che richiedono a tutti i sindaci dell’area del Cusio di “rinunciare al progetto ‘campo boe’ e di attivarsi verso una gestione sostenibile del lago e del suo territorio, nell’interesse dei residenti e realizzando un’attiva conservazione dell’ambiente attraverso un turismo rispettoso della natura”.
Per illustrare nei dettagli la propria posizione e la propria idea di gestione del Lago d’Orta, le
Associazioni convocano una conferenza stampa per martedì 22 novembre, alle ore 11, ad Orta San Giulio (NO), in Via Caire Albertoletti, 15 (salita della Motta), presso la sede dell'Associazione Ernesto Ragazzoni.

Torino, 18.11.2011

FAI, Italia Nostra, Legambiente, LIPU, Pro Natura, WWF
Circolo Velico Tramontana, Comproprietari villa Jucker, Associazione Ernesto Ragazzoni

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