mercoledì 30 marzo 2011

La scala INES

La scala INES o scala internazionale degli eventi nucleari e radiologici è stata sviluppata dall'agenzia internazionale per l'energia atomica, per classificare incidenti nucleari e radiologici e renderne immediatamente percepibile al pubblico la gravità. Si applica ad eventi associati al trasporto, deposito ed impiego di materiale o sorgenti radioattive.
Comprende 7 livelli (più un livello 0 al di sotto della scala) ed è divisa in due parti: gli incidenti (dal 7º al 4º livello) e i guasti (dal 3º al 1º). Il livello 0 è catalogato come una deviazione.
È una scala logaritmica ed il passaggio da un livello all'altro significa pertanto un aumento di danni di circa dieci volte.
La parte superiore della scala INES riguarda gli incidenti, ossia tutti gli eventi che producono danni significativi alle persone, all'ambiente o alle cose.
Purtroppo il nucleare ci ha già regalato esempi di incidenti a tutti i livelli della scala. Chernobyl livello 7, Three Miles Island livello 5, oggi purtroppo Fukushima è a livello 6, purtroppo non è ancora finita e le informazioni che arrivano non si sa neppure se sono vere.
A livello 6 c'è un altro incidente che si è verificato nel sito militare russo di Majak, anche se il fatto è noto come "incidente di Kyshtym". Il 29 settembre 1957, un guasto al sistema di raffreddamento ad acqua di uno dei tank (300 m³) di riprocessamento contenente 70-80 tonn. di scorie nucleari in fase liquida, provocò una paurosa l'esplosione chimica (ovvero di tipo ordinario, non nucleare) del tank stesso. In seguito all'esplosione furono riversati nell'atmosfera radionuclidi (tra cui i più famosi stronzio-90 e cesio-137).
Un'area di 23 000 km² risultò contaminata e le 273 000 persone di quest'area furono esposte a una dose collettiva di 2500 sievert-uomo, cioè una media di 10 millisievert a persona. La popolazione dell'area più contaminata (10.000 persone), fu evacuata e trasferita altrove.
Quindi non è necessaria una centrale nucleare per un disastro atomico, forse bastano i depositi che abbiamo in Piemonte (Saluggia e Bosco Marengo).
Avrete notato che di questo incidente non si parla mai, forse perchè è legato al materiale radioattivo usato dai militari.
E da noi nelle basi militari dove ci sono le testate nucleari cosa succede?
Come vengono gestiti i materiali radioattivi?
Speriamo non come a Quirra in Sardegna dove si abbandonavano casse di materiale all'uranio impoverito in mezzo alla campagna.

Nessun commento: