Verso fine febbraio voteremo.
Francamente la scelta è piuttosto deludente, tra politici intramontabili, gente con problemi con la giustizia, emeriti incapaci o personaggi che cambiano partito spesso a seconda dei periodi dell'anno.
Ma oltre a questo il grosso problema è la visione del futuro dell'Italia.
Le persone che si propongo, tranne qualche eccezione, non hanno dimostrato di avere una visione del futuro al passo coi tempi.
In particolare non c'è alcuna conoscenza delle questioni ambientali nè delle opportunità anche economiche che possono portare.
Nonostante gli incredibili e in molti casi unici valori legati al paesaggio, alla cultura, all'arte, alla storia, all'artigianato, alla gastronomia, all'agricoltura, alla natura, all'architettura, all'urbanistica, alla creatività tecnologica e sociale finora i nostri politici non si sono mai interessati di tutto ciò.
Alcuni giorni fa su "La Repubblica.it" è comparso un interessante articolo dal titolo "L'Irlanda ha sconfitto la crisi economica diventando 'green': il pil in salita del 2%".
Un esempio interessante e concreto di quanto si può ottenere togliendosi le fette di salame dagli occhi e occupandosi del bene comune.
Noi invece che facciamo?
Dovremo votare le solite persone con le solite idee che non ci porteranno mai fuori dalla decadenza che colpisce il nostro Paese?
E' evidente ormai a tutti che non bastano più i giochetti finanziari/bancari sempre a favore dei più forti o ricchi, per risollevarci, occorre essere migliori.
Quindi più corretti, meno voraci, meno servi dei poteri forti, più attenti ed onesti, più vicini ai cittadini che hanno più bisogni, lottando contro gli sprechi essendo nel contempo innovatori, realmente.
Ma chi si presenta con queste caratteristiche nelle liste elettorali?
Meglio pensarci attentamente.
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